La presa in carico terapeutica, individuale e familiare, è strutturata nel “Centro Clinico di diagnosi e cura”, situato all’interno della Comunità Casetta Rossa.  Il Centro Clinico è volto ad integrare l’operato delle strutture socio-sanitarie di primo livello in sinergia con i servizi territoriali competenti, nel pieno rispetto delle norme legislative che riguardano il minore.

Il Centro si propone di accogliere e sostenere - attraverso un intervento di valutazione psicodiagnostica e, dove se ne ravveda la necessità, di sostegno psicoterapico - i minori inseriti nella comunità e tutti quei casi segnalati ed inviati dai servizi del territorio e dalle istituzioni giudiziarie.  Nella presa in carico, come nell’intero programma, rientra anche la valutazione di un neuropsichiatra infantile presente 2 volte a settimana presso la Struttura.

I collaboratori del Centro sono professionisti, consulenti “esterni”, che svolgono prestazioni esclusivamente di tipo clinico, di tipo psicodiagnostico e psicologico/psicoterapeutico:

  • valutazione e trattamento dei disturbi psichiatrici in età evolutiva;
  • valutazione e trattamento del danno psichico e delle varie forme di maltrattamento e abuso all’infanzia e all’adolescenza;
  • mediazione penale e sostegno terapeutico per i minori utenti della comunità di accoglienza e/o provenienti dal circuito penale;
  • valutazione e trattamento dei disturbi delle condotte centrate sul corpo e dei disturbi dell’identità di genere in età evolutiva;
  • sostegno alla genitorialità con l’attivazione di percorsi psicoterapeutici familiari e di coppia;
  • servizio di Spazio neutro, luogo protetto per l’ascolto ai fini giudiziari (raccolta di sommarie informazioni testimoniali, audizioni protette, validation di casi di presunto abuso) e luogo neutro per gli incontri protetti tra minori e adulti con funzioni genitoriali (osservativi-valutativi, trattamentali e di verifica di fattibilità).

La presenza di un’équipe interdisciplinare integrata di specialisti permette di rispondere a specifici disagi e problematicità, che hanno esordio in età evolutiva, attraverso una modalità integrata di trattamento mirato ed individualizzato e permette di proporre un lavoro di rete funzionale tra i vari servizi e professionisti coinvolti nella gestione del caso.

I collaboratori del Centro Clinico si prefiggono, inoltre, di consolidare e strutturare un lavoro di ricerca e studio sulle problematiche oggetto degli interventi e sui metodi proposti nelle attività cliniche, attraverso la collaborazione con Università ed Istituti di Ricerca pubblici e privati.

Il centro clinico elabora e realizza progetti specifici di prevenzione, informazione ed orientamento su richiesta di enti pubblici e privati, promuove ed organizza convegni, seminari, corsi di formazione professionale e aggiornamento per operatori che lavorano in ambito socio-sanitario e pedagogico-educativo.

Per quanto riguarda nello specifico gli interventi psicoterapeutici, essi si inseriscono in modo integrato all’interno del progetto individualizzato, predisposto per ogni singolo utente. Il contesto psicoterapeutico è parte integrante del contesto comunitario e si vorrebbe delineare come una “base sicura”, da cui ogni utente possa partire per affacciarsi nel mondo “esterno” e in quello “interno”.

Lo spazio psicoterapeutico individuale ha una valenza fondamentale nell’ambito del percorso comunitario. Molto frequentemente rileviamo come i pazienti che entrano in comunità abbiano una ridotta capacità di insight e di riflessione. È frequente osservare una carenza nella capacità di percezione e comprensione degli stati mentali propri ed altrui, con una conseguente scarsa rappresentazione del sé e della “moderazione” nelle relazioni che deriva dalla capacità di mentalizzazione.   

La nuova esperienza emozionale che il soggetto vive nella relazione terapeutica e sperimenta nella vita quotidiana, è un intervento che permette alla persona la possibilità di instaurare un nuovo tipo di relazione con il terapeuta e gli altri operatori, che possono diventare nuova base sicura attraverso la quale poter riuscire a dare nuovi contenuti alla organizzazione e rappresentazione del proprio Sé.

Seppure il modello operativo di riferimento ha tratto ispirazione all’interno di una cornice epistemologica proveniente dal pensiero e dalle riflessioni di Bion sul funzionamento dei gruppi e delle Comunità Terapeutiche e di Bateson sull’approccio ecologico e su una lettura sistemico relazionale del sintono, gli interventi psicoterapeutici si avvalgono anche di interpretazioni ed interventi di matrice psicoanalitica e psicodinamica, di strategie di stampo cognitivo-comportamentale e di principi dell’orientamento psicosociale-pedagogico.

Allo stesso modo la terapia familiare risulta essere un aspetto fondamentale del progetto del minore. Laddove sarà possibile, data l’utenza di provenienza mista, Casetta Rossa, prende in carico l’intera famiglia dell’assistito. L’adolescenza è un periodo di transizione in cui si può assistere all’insorgenza di sintomi che comunicano la difficoltà di separarsi dalla famiglia. Per leggere il sintomo all’interno di un contesto familiare, è necessario analizzare i suoi “modelli di interazione”. Lavorare, dunque, con la famiglia è spesso un essenziale complemento nell’ambito dell’intero piano di trattamento, per individuare, ad esempio, quello che è il ruolo giocato dalle interazioni familiari nella patogenesi e nel mantenimento della sintomatologia del paziente.