Il progetto “la musica nel laboratorio” nasce all’interno della comunità Casetta Rossa nel 2009, con il principale obiettivo di far vivere ai ragazzi un’esperienza di condivisione attraverso la scoperta lenta e paziente della propria intimità sonora, resa maggiormente autentica dal riconoscere nell’altro le stesse modalità di accesso a tale vissuto.
Nel 2010 si decide di aprire la dimensione del laboratorio alle altre realtà dell’Associazione. Ad oggi, il progetto coinvolge Il Gruppo Appartamento “Fiore del Deserto”, il Progetto Sinago e, dal 2013, la Comunità “Un passo dal Fiore”.
I principali obiettivi che il laboratorio si propone rientrano in quelli che si possono definire le “forze di cambiamento che i gruppi mettono in atto”:
- la possibilità di vivere l’esperienza di un proprio spazio in cui fare, stare e pensare (Basaglia 1968);
- lo sviluppo e miglioramento della comunicazione e dei rapporti interpersonali;
- la possibilità di sperimentarsi attraverso la musica in un ambiente di fiducia.
All’interno del laboratorio di musica, attraverso una graduale “accordatura” emotiva, sia privata sia tra i partecipanti, si prepara il terreno per il riconoscimento dell’altro, nel rispetto degli spazi, delle pause musicali, dell’ascolto, ma soprattutto nel rispetto del tempo, anch’esso un tempo interno ed esterno, che nell’incontro con lo strumento passa da una dimensione simbolica ad una concreta. L’aspetto concreto è costituito dai continui passaggi tra il “rumore caotico” (anch’esso fondamentale) e l’orchestra, determinata, quest’ultima, dalla sincronia dei movimenti di tutti i ragazzi sullo strumento.
Per la maggior parte degli adolescenti che partecipano al laboratorio l’esperienza dello stare in gruppo è scarsa o pressoché inesistente. Molto spesso, le loro capacità interpersonali inibite, hanno limitato efficaci occasioni di scambio e di accettazione nelle relazioni intime. Un obiettivo fondamentale del laboratorio è quindi anche quello di rafforzare l’identità del gruppo, a partire dalla cura della stanza del laboratorio, fino alla creazione di una vera e propria band musicale: The Red Band.
L’appartenenza al gruppo permette agli adolescenti di sperimentare un maggiore senso di autoefficacia, di aumentare l’autostima, di non sentirsi inaccettabili o sgradevoli, ma membri validi, integrati, capaci di contribuire al benessere del gruppo stesso. La band ha dato il via alla nascita di un “noi”, di un primitivo senso di appartenenza a qualcosa di nuovo, costruito con le proprie mani. Lo stare insieme diventa così meno rigidamente una fonte di vergogna, permettendo di iniziare ad intravedere un dialogo emotivo tra i partecipanti, nel quale ciascuna parte fragile diviene elemento naturale dell’individuo.
Negli anni la Red Band si è esibita presso il Blues Open (Cerveteri), il Nuovo Cinema Palazzo (Roma), l’Auditorium Comunale di San Benedetto del Tronto e presso il Teatro Vascello (Roma).
Inoltre l’esperienza e l’impegno dei ragazzi hanno dato vita al CD "Attimi"un album contenente le tracce delle canzoni scritte e realizzate dalla The Red Band, presentato il 20 gennaio 2017 in un concerto al Teatro Vascello di Roma.