Il Consiglio Italiano per i Rifugiati è un’organizzazione umanitaria indipendente costituitasi nel 1990 in Italia, su iniziativa delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di difendere i diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Il CIR lavora per favorire l’accesso alla protezione delle persone che fuggono da guerre e persecuzioni e per contribuire a costruire condizioni di accoglienza e integrazione dignitose, nel pieno rispetto dei diritti umani.
Il CIR è una onlus, dotata di personalità giuridica, ed ha una struttura leggera di operatori legali, sociali, mediatori culturali, medici e psicologi. Il CIR opera a livello nazionale ed europeo nonché in Nord Africa, in maniera coordinata con altre organizzazioni della società civile.
Il CIR non ha uno specifico finanziamento statale ma opera sulla base di progetti approvati e finanziati dall’ONU, dall’Unione europea, dal Governo italiano, da Regioni, Comuni e Fondazioni private. Attualmente questi progetti sono circa una trentina ed hanno lo scopo di favorire l’accesso alla protezione, l’accoglienza, l’integrazione, la fruizione dei diritti, il sostegno sociale e psicologico, e il ritorno volontario. Dal 1996 il CIR porta avanti anche progetti specifici a favore di rifugiati sopravvissuti a tortura. I temi e gli obiettivi concreti di questi progetti sono illustrati sul sito del CIR (www.cir-onlus.org).
In 25 anni il CIR ha assistito oltre 120mila persone, ha contribuito a riabilitare circa 4 mila vittime di tortura e si è battuto per il riconoscimento dei loro diritti.
L’Italia ha cominciato ad essere terra d’asilo dagli inizi degli anni ’90. Molto abbiamo fatto in termini di accoglienza e protezione, ma molto rimane ancora da fare. I molti rifugiati che stanno arrivando sulle nostre coste - che fuggono in maggioranza dalla Siria, dall’Iraq, dall’Eritrea e dall’Afghanistan - hanno bisogno di protezione, accoglienza e possibilità di integrazione.
Le risorse che arrivano da strutture pubbliche per il finanziamento dei progetti di cui sopra sono purtroppo insufficienti di fronte ai nuovi compiti che lo scenario mondiale pone. E’ più che mai necessario uno sforzo comune pubblico - privato. E’ questa la ragione perché intendiamo sollecitare il sostegno di una rete, quanto più possibile ampia di amici e di sostenitori.
E’ possibile sostenere il CIR in diversi modi: innanzitutto attraverso la devoluzione del 5 per mille nell’annuale dichiarazione dei redditi (con una firma e il codice fiscale del CIR 96150030581). In secondo luogo questo sostegno può essere effettuato attraverso donazioni una tantum attraverso il sito o con bonifico bancario al codice IBAN IT02 B033 5901 6001 0000 0005 925 intestato a Consiglio Italiano per i Rifugiati con la causale Donazione. E’ possibile poi effettuare anche piccole donazioni periodiche attraverso la sottoscrizione di un RID (vedi sito ). Tutte le donazioni a favore del CIR sono detraibili o deducibili.
Consiglio Italiano per i Rifugiati
