Millemieli per l’Africa. Roma - Nairobi e ritorno in Ape
Il progetto “Millemieli per l’Africa” è stato realizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Il Fiore del Deserto dal 31 dicembre 2010 al 30 dicembre 2012 nel territorio della provincia orientale del Kenya, nel villaggio di N’chiru ubicato nel distretto di Meru centro a pochi kilometri dall’equatore e a circa 1800 mt. s.l.m. Distretto di Meru (Kenya).
Le attività sono state realizzate con la finalità prioritaria di attivare in tale ambito territoriale un intervento sperimentale per promuovere presso la popolazione locale l’allevamento razionale delle api, migliorando in tal modo l’apporto nutrizionale dei bambini, in particolare di quelli sieropositivi, e favorendo la sussistenza di molti nuclei familiari del territorio attraverso la promozione delle economie locali di prossimità.
L’intervento progettuale è stato avviato con una rilevazione sulla situazione ambientale per studiare il territorio ed introdurre metodi di allevamento compatibili con l’ecosistema locale, un territorio verde e fertile, confinante con importanti riserve naturali, ricoperto di foreste e di vaste aree coltivate delimitate dalla dorsale montuosa del massiccio del monte Kenya.
Dall’analisi della situazione dell’apicoltura locale si rileva che questa è ancora prevalentemente di tipo tradizionale, basata sull’utilizzo dei bugni villici o tronchi cavi dai quali persone esperte, durante le ore notturne, prelevano il miele. Il miele viene raccolto con tecniche primitive che hanno standardizzato un miele molto diverso dal miele prelevato da allevamenti razionali.
Il miele che abbiamo provato è il risultato di un processo che non separa nettamente il miele prodotto dalle api dagli altri processi che avvengono nel nido. L’apicoltore, dopo aver attaccato e allontanato le api con il fuoco e il fumo, estrae i favi con tutto il contenuto di miele, polline, larve e covata di regina che sarà spremuto e filtrato grossolanamente. Di seguito sono illustrate alcune importanti rilevazioni (costruzione dell’apiario, colonizzazione delle arnie, patologie) che ci hanno consentito di calibrare il nostro intervento progettuale per operare in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente.
L'attuazione sperimentale del progetto MilleMieli ha consentito di introdurre un sistema di allevamento razionale che, intervenendo con arnie apposite (Langstroth) con le quali si può separare il nido delle api (i favi) dal settore nel quale le api andranno a depositare il miele (i melari) e senza apportare modificazioni ambientali, consente di prelevare solo miele purissimo senza distruggere la famiglia delle api.
L’apiario del progetto Millemieli è stato costruito a valle delle strutture abitative e rispettando le distanze di sicurezza previste. L’apiario è composto da 5 arnie Langstroth complete di melario collocate sopra una struttura in legno ad un’altezza di circa un metro da terra.
Il punto è stato indicato dagli agricoltori che lavorano all’interno della struttura di accoglienza “Bimbi del Meriggio” che, nella scelta, hanno tenuto conto sapientemente degli spostamenti degli sciami e della presenza e diffusione di piante nettarifere più visitate dalle api bottinatrici e dalla presenza, a poche decine di metri, di un piccolo corso d’acqua.
Utilizzando un modello di arnia razionale Langstroth il progetto MilleMieli ha attivato e sostenuto un piccolo percorso di lavoro artigianale per la produzione di arnie. Dieci artigiani del villaggio sono stati formati per costruire il tipo di arnia previsto dal progetto, successivamente è stato fornito loro un sostegno economico attraverso il microcredito al fine di promuovere e favorire l’attivazione di piccole imprese familiari.
E’ stata garantita una presenza femminile del 60% per favorire l’empowerment femminile e promuovere, attraverso l’acquisizione di competenze apistiche di base, la capacità di gestire in proprio una apiario.
Nell’ambito dell’intervento progettuale è stata realizzata un’attività formativa relativa all’acquisizione di conoscenze specifiche sulle tecniche di conservazione degli alimenti per garantire la sicurezza alimentare del miele e della propoli raccolti e destinati prioritariamente ai bambini da 0 a 14 anni affetti da HIV/AIDS ospiti del villaggio-famiglia “Bimbi del Meriggio”.
Il corso è stato specificatamente ideato e realizzato per assicurare le buone pratiche che garantiscono la sicurezza dei prodotti principali evitando ad esempio la contaminazione con particelle di prodotti utilizzati per la protezione delle arnie, assicurando un’accurata pulizia delle impurità e un’adeguata conservazione dei prodotti con relativa etichettatura.
Il progetto ci ha anche permesso di effettuare un intervento in favore dei bambini ospiti presso il villaggio-famiglia “Bimbi del Meriggio” che accoglie minori sieropositivi o affetti da HIV. Attraverso la formazione, la costruzione delle arnie e la successiva colonizzazione è stato possibile produrre miele, propoli e cera destinati ai bambini del villaggio-famiglia con la finalità di aumentare il livello di apporto nutrizionale e produrre prodotti utili per il villaggio-famiglia. L’intervento sperimentale ci ha permesso di ottenere un’adeguata raccolta di miele e propoli per soddisfare le esigenze dei piccoli ospiti. Nelle annualità in cui è stato realizzato l’intervento progettuale nel villaggio-famiglia si registrava una media di 80-90 presenze di bambini con un’età di 0/14 anni.
È stato costruito ed allestito, all’interno del villaggio-famiglia, un locale per la smielatura, l’invasettamento e la conservazione del miele e della propoli oltre che della cera.
Successivamente, attraverso il lavoro del personale locale, retribuito con i fondi previsti da progetto, è stata effettuata la raccolta con relativa conservazione dei prodotti apicoli che sono stati utilizzati per integrare la dieta dei bambini apportando in tal modo calorie prontamente.